L’associazione musicale VeronaLirica non si risparmia neanche questa volta e il giorno 6 gennaio 2016 ha offerto un concerto straordinario, per festeggiare con i suoi iscritti l’arrivo del 2016, nella bellissima Sala Maffeiana, adiacente alla sala del Teatro Filarmonico. Un’ora e mezza di musica, tra opera italiana, operetta viennese, musica da camera, canzone napoletana e musica da film.
Assoluto protagonista il trio VeronaLirica formato da Gunther Sanin (Violino), Sara Airoldi (Violoncello) e Reinhard Seehafer (Pianoforte). Il trio strumentale è stato autore di una prova assolutamente superba, e capace di scivolare dall’eleganza de “Le Cygne” (Il cigno) di Camille Saint-Saëns e “Wiener Blut” (Sangue viennese) Op. 354 di Johann Strauss figlio, alla malinconia della colonna sonora de “Il Postino” e la sensualità di “Chiquilín de Bachín” di Astor Piazzolla.
Al concerto hanno partecipato due tenori. Federico Serra debuttava in palcoscenico e dunque si capisce la sua emozione e la sua insicurezza. Quindi pur con alcune acerbità tecniche, il giovane tenore ha mostrato nei brani proposti (“Mattinata” di Mascagni e “L’ultima canzone” di Tosti) un timbro gradevole e una buona musicalità.
Aldo Caputo è un tenore di buona carriera, che ha il suo repertorio di elezione nel belcanto italiano del primo Ottocento. Lodevole la sua generosità e un timbro solare, fresco e schiettamente tenorile. Se “E lucevan le stelle” da “Tosca” risulta forse un po’ troppo per la sua vocalità, eccelle nelle pagine come “Tu che m’hai preso il cuor” (Dein ist mein ganzes Herz) da “Das Land des Lächelns”, “Dicintencello vuje” e “‘O sole mio”, in cui sfoggia tutto il suo canto all’italiana.
Successo caldissimo per tutti da parte di una Sala Maffeiana gremita.
Francesco Lodola
Foto di Sergio Alberto Gonzalez
Verona, 6 gennaio 2016
Bravo, continua, è piacevole leggere quello che scrivi.
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Grazie mille!!
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