
Abbiamo incontrato il giovane soprano Maria Katzarava, reduce dal bellissimo successo come Desdemona in “Otello” al Gran Teatre del Liceu e prossima Micaela in “Carmen” al Teatro Comunale di Bologna. La sua carriera è stata segnata dalla vittoria al Concorso Operalia, nella sezione dedicata alla Zarzuela, e dagli incontri con grandissimi artisti, come Mirella Freni, Placido Domingo e Andrea Bocelli. Innanzitutto Maria, come ti sei avvicinata al canto lirico?
Ho iniziato a studiare violino fin da bambina e sarei diventata una violinista professionista se non avessi scoperto il canto lírico all’età di 17 anni. Ho iniziato allora a prendere lezioni di canto. Il mio primo lavoro è stato quello di far parte parte di un coro da camera, per tre anni ho fatto concerti sia in Messico che in altri Paesi.
Sei messicana….ma sei per metà georgiana…..due terre importanti per la storia del canto ….come ti sei formata?
La mia formazione musicale è avvenuta in Messico. Lì ho avuto la fortuna di trovare bravi insegnanti e persone che hanno creduto in me. In entrambi paesi comunque esiste una grandissima tradizione vocale, e sono due terre che producono delle bellissime voci perché la cultura musicale è tenuta in gran conto ma, soprattutto il canto.
Dall’inizio della tua carriera hai dato voce a tutti personaggi (da Juliette a Leonore di Fidelio) che si distinguono per il loro coraggio e per il loro desiderio di libertà. Cosa c’è di queste eroine in te?
Questi personaggi mi commuovono per le lotte che intraprendono in nome dell’amore. M’ispira la loro forza, la loro dedizione e coraggio.

Recentemente hai debuttato nel ruolo di Leonore nel Fidelio….un ruolo tradizionalmente appannaggio di soprani drammatici….come riesci a far convivere vocalitá liriche e vocalitá drammatiche?
Sono del parere che se curi la voce tecnicamente, puoi cantare quello che vuoi. Non mi sono mai piaciute le categorie o i famosi fach. Io penso che ognuno deve cantare un repertorio che si adatta alla propria vocalità. Ci sono certi ruoli, come quello di Leonore, che a me piace interpretare, mi piacciono i ruoli drammatici perché sento di poterli ben interpretare dando la giusta forza ai personaggi , rappresentandoli al meglio sulla scena. Mi piace esplorare i ruoli drammatici perché sono adatti alla mia vocalità, mi sono preparata con passione per alcuni anni prima di poterli interpretare.

A proposito di ruoli drammatici, a settembre 2016 debutterai con la Butterfly a Palermo.Come ti stai preparando per questo ruolo? E come ti prepari in genere per un nuovo ruolo?
In genere mi preparo in una maniera poco convenzionale. Sono quasi sempre impegnata in una produzione diversa quindi spesso devo imparare un ruolo mentre ne sto interpretando un altro.
Mentre imparo la musica, ascolto le registrazioni dei grandi soprano.
Il ruolo di Butterfly per me è molto emozionante. Ho aspettato questo debutto per molti anni. Spesso mi sono chiesta se sarei stata capace di cantarlo senza commuovermi, data la drammaticità e complessità del personaggio.
Quali sono i tuoi modelli vocali?
Ci sono diversi soprani che ho ammirato e che ammiro, ma forse la più importante per me, è stata Mirella Freni.
Da chi hai avuto la fortuna di avere lezioni e con chi ha preparato alcuni ruoli?
Ho studiato con Mirella Freni e con il Maestro Domingo, che ha saputo gestire la sua vocalità per impersonare centinaia di ruoli ed ha avuto una carriera senza precedenti.

Hai avuto l’onore di partecipare a numerosi concerti di Placido Domingo e di affiancare più di una volta Andrea Bocelli. Cosa hai imparato da Domingo e dalla sua arte e cosa ne pensi del crossover, è utile secondo te per attirare più pubblico alla lirica?
Il Maestro Domingo è stato come un padre per me e penso che sia una figura iconica della lirica universale. In tanti abbiamo imparato dalla sua dedizione e amore per l’arte e dalla sua capacità per avvicinare l’arte lirica al grande pubblico.
Con Andrea Bocelli andrò in tournée il prossimo mese nel continente asiatico,e ne sono molto lieta perché lo ammiro come amico ed artista. Decisamente penso che il crossover sia un eccellente mezzo per far conoscere la lirica ad un pubblico più ampio e a persone che altrimenti non potrebbero godere di questa meravigliosa forma di arte.
Nei mesi scorsi hai portato la tua Violetta in Italia e hai debuttato con Desdemona al Liceu in due allestimenti assolutamente non tradizionali. Quali sono state le difficoltà e quali le emozioni?
Io sono un’amante delle produzioni moderne. Questo tipo di allestimenti potrebbe avvicinare all’opera un pubblico giovane.
Il tuo prossimo impegno sarà con Micaela in “Carmen ” a Bologna.
Racconta la tua visione di questo personaggio.
Micaela è sottovalutata perché potrebbe dare l’impressione di essere troppo innocente. Questo viene associato con caratteristiche di debolezza o ingenuità. Invece Micaela è una giovane donna,coraggiosa, che crede nell’amore.
È antitetica a Carmen perché anziché credere soltanto in sé stessa, Micaela viene spinta verso l’amore da una inamovibile fede, sia spirituale che romantica.

Quali sono i ruoli dei tuoi sogni?
La Butterfly, la Tosca e Minnie.
Dove ti si potrà ascoltare nei prossimi mesi?
In aprile canterò un concerto a Mumbay con Zubin Mehta e Andrea Bocelli, con Andrea poi farò una tournée in Asia. Subito dopo sarò in concerto a Vienna con Juan Diego Florez.
A giugno canterò Marguerite nella produzione di Faust dell’ Opera di Losanna, dopo di che, avrò il piacere di cantare la nona di Beethoven al Festival di Saint-Denis sotto la direzione di Michele Mariotti. Ad agosto riprendo Liù, questa volta al Festival Castell de Peralada (Catalogna), e come sapete già, a settembre debutterò nella Madama Butterly al Massimo di Palermo.
In bocca al lupo a Maria Katzarava e Grazie!!!
Francesco Lodola