
È una Carmen tradizionalissima quella che è andata in scena ieri sera all’Arena di Verona, per l’inaugurazione della stagione estiva. In un periodo non felice per la Fondazione Arena, soffocata da problemi economici e da mille polemiche, il commissario ministeriale Carlo Fuortes è riuscito a garantire lo svolgersi del festival, grazie anche all’eccellenza e alla professionalità delle maestranze veronesi. La serata ha registrato grande successo e il tutto esaurito, che è previsto anche per la prima di Aida di questa sera. Lo spettacolo firmato da Franco Zeffirelli è di grande suggestione per la magnificenza delle scene e e l’imponenza delle masse teatrali. Tuttavia forse lo spettacolo andava un po’ svecchiato, poiché la patina del tempo vi ha lasciato qualche segno.

Dispiace tuttavia registrare una certa monotonia della direzione del maestro cinese Xu Zhong. La lettura del maestro era evidentemente spinta verso una visione sinfonica ma molto poco teatrale. Carmen è teatro prima ancora che ricerca musicale. Per cui avremmo preferito una lettura più vivace e meno incolore. La Chanson Bohéme era troppo lenta e spenta. Carmen è anche leggerezza e ritmo sfrenato.

Dalibor Jenis ha riproposto nell’anfiteatro il suo consolidato Escamillo dalla vocalità ragguardevole, capace adeguatamente di gestire un ruolo dalla tessitura anfibia, che richiede un grave ben tornito, ma anche un registro acuto saldo.

Luciana D’Intino è una grande signora della scena e ritorna in Arena dopo 10 anni di assenza. La vocalità è ancora rigogliosa, piena: sfolgorante in acuto e timbratissima nel grave. La sua non è una Carmen che sottolinea l’aspetto frivolo del personaggio, ma favorisce il lato tragico, che fa di questa gitana un’erede dell’eroine della tragedia greca. La D’Intino dipinge una protagonista consapevole, fin dall’inizio, del proprio destino. Per certi versi ne offre un ritratto forse troppo matronale, ma la cantante è l’ultimo vero mezzosoprano di scuola italiana, erede di Simionato, Barbieri e Cossotto. E sfidiamo a trovare tante giovani cantanti che potrebbe interpretare una Carmen così.