

Rappresenta un rinascimento nella mia vita artistica ed anche personale: mi ha mostrato con tutto il suo cuore ed anche la sua esperienza, lavoro e grandissima energia, il cammino per essere non solo una cantante con elementi tecnici, ma anche una persona serena, che sa godere della vita e di tutto quello che si ha. Mi ha mostrato come essere donna ed artista e come fare ogni passo nella mia esistenza. Lei è una mamma per me.
Qual è l’insegnamento di Virginia Zeani che ti è rimasto nel cuore?
Quello che mi dice ogni tanto: Canta con gioia, amore! Così la voce lavora da sola con tutto quello che il corpo sa fare. La vita non è facile ma, se tu canti solo con il cuore, rimane la verità che è quella che nasce della natura e viene dal cuore. Tecnicamente lei insegna a dare enfasi nella pronuncia e nella voce libera.

Qual è l’emozione di essere presente in questo festival?
Mi sento assolutamente commossa di essere così vicina al posto dove è nato un personaggio così importante nella mia vita, perché adesso posso vedere personalmente tante cose che lei mi raccontava. Infatti userò i suoi gioielli per il Gala e questo mi dà una carezza al cuore e mi fa sentire più onorata di partecipare. Inoltre è una grande ispirazione vedere la passione con la quale le persone che organizzano il Festival curano ogni dettaglio. Loro stanno facendo un lavoro immenso ed importante per il mondo della storia dell’opera ed anche per la Romania. Per questo voglio ringraziare Marian Jurgiu (direttore generale del Festival), Kolcsàr Péter (direttore artistico), Cristian Sandu (direttore d’orchestra) e Kürthy András (direttore di scena).
Qual è il consiglio che dai ai giovani partecipanti al concorso?
Continuare questo cammino con passione, disciplina e senza paura di niente: se si cade non importa, bisogna imparare per andare avanti..

La prima parte sarà un gala in omaggio alla Signora Zeani con arie d’opere con altri due suoi allievi oltre a me e un cantante rumeno. Io canterò “Un bel dì vedremo” da “Madama Butterfly” ed anche “Vissi d’arte” da “Tosca”. Nella seconda parte si faranno highlights de “La Traviata”, un’opera di cui lei ha fatto più di seicento rappresentazioni nella sua carriera e si farà con cantanti di Romania molto bravi.
C’è un ruolo del repertorio della Zeani che ti piacerebbe interpretare in futuro?
Si, Blanche delle “Dialogues des Carmélites” di Poulenc ed anche Floria Tosca di Puccini.
Grazie ad Enivia Muré e un grande In bocca al lupo a lei e al Festival Virginia Zeani!
Francesco Lodola