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©Fabio Parenzan

Trieste 23 settembre , Teatro verdi – Il secondo concerto della stagione sinfonica aveva come tema ” Angeli e Demoni” , naturalmente i lettori possono star sereni , non ci sono stati certo collegamenti con il celebre romanzo di Dan Brown. Il programma della serata  vedeva nella prima parte la trascrizione per orchestra di Leopold Stokowski del lied bachiano “Komm, süsser Tod”, BWV 478 (“Vieni  dolce morte”) e a seguire il concerto di Alban Berg “Alla memoria di un angelo” e nella seconda parte la celebre “Symphonie fantastique” di Hector Berlioz . I protagonisti della serata oltre ai musicisti dell’orchestra della fondazione erano il m° Pedro Halffter Caro e la giovane violinista Alina Pogostkina. Stokowski, è stato uno dei grandi direttori del secolo scorso e molti (ahimè) si ricorderanno di lui soltanto per la sua celebre apparizione nel celebre film Disney Fantasia. Le sue trascrizioni sono figlie di quel movimento cominciato da Busoni a inizio novecento, la sua matita ha trascritto questa celebre aria di Bach facendola respirare , dandole luce e grandezza. Il concerto per violino di Alban Berg , è un omaggio fatto a Manon Gropius, figlia di Alma Mahler e Walter Gropius, morta a poco più di 18 anni. La struttura del concerto e anomala in quanto è strutturata soltanto in 2 parti , nella prima l’autore descrive musicalmente la giovane Manon descrivendone i lati del suo carattere e la sua personalità, nella seconda Berg affronta il tema della morte e trasfigurazione creando una serie di variazioni e concludendo citando il corale bachiano “Es ist genug” (è giunto il momento).

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©Fabio Parenzan

La seconda parte ha visto protagonista Hector Berlioz e la sua grande ” Symphonie fantastique” , la sinfonia scritta quando l’autore non era più in gioventù , mette in musica il delirio generato da un amore infelice in un musicista. Capolavoro della musica sinfonica, richiede un grandissimo impegno sia per  il grande lirismo sia per  la potenza del Dies Irae del Finale. Il direttore Pedro Halffter Caro, conferma sempre più l’idea del pubblico triestino. Un direttore preparato, con passione musicale e tecnica nonché un ottimo compositore. Durante tutto il concerto ha saputo guidare l’orchestra nel migliore dei modi , un gesto appassionato, l’energia trasmessa si rifletteva in musica rendendo le sue note uniche. Un grande didatta, dopo la magnifica esecuzione del lied Bachiano ha preso in mano il microfono spiegando al pubblico in sala il concerto di Berg, gesto che ha permesso a tutto il pubblico di gustarsi la splendida esecuzione di Alina Pogostkina. Il pubblico tergestino è convinto sempre più della validità internazionale di questo direttore.

 

 

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©Fabio Parenzan

La solista, Alina Pogostkina  russa di nascita ma tedesca di formazione , ha interpretato questo concerto con passione e una  buona tecnica. Il suono del suo Stradivari Sasserno del 1770, ha riempito la sala teatrale giungendo nell’animo di ogni ascoltatore che l’ha ripagata con più di 7 uscite e numerosissimi applausi. Dopo questi applausi la Pogostkina  si è esibita in una splendida pagina bachiana, dando ancor di più dimostrazione della sua completezza stilistica. L’orchestra del Verdi s’è ben disimpegnata in questa pagina della stagione sinfonica, affidandosi totalmente al direttore, scelta questa che si è dimostrata vincente con numerosissimi applausi a fine serata e un bis (l’ultimo movimento della sinfonia). La dura lotta tra angeli e demoni  anche questa volta è stata vinta dall’angelo della musica. Un concerto da ricordare.

 

Matteo Firmi

Un pensiero riguardo “Angeli contro Demoni  

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