Comunicato Stampa
Così fan tutte
al Teatro Verdi di Trieste
da venerdì 20 aprile, 20.30
Al Teatro Verdi di Trieste ritorna dopo quindici anni il grande capolavoro mozartiano
Così fan tutte, terza e ultima parte della cosiddetta trilogia italiana – insieme a Le nozze di Figaro e Don Giovanni – nata dal sodalizio artistico tra Wolfgang Amadeus Mozart e Lorenzo Da Ponte.
Lo spettacolo è un progetto artistico Spoleto Festival dei 2Mondi di qualche anno fa, prodotto dalla Fondazione Teatro Coccia di Novara in collaborazione con Spoleto58 Festival dei 2Mondi: un allestimento di grande raffinatezza, che trova una luminosa rappresentazione nelle scene e costumi firmati da una grande coppia del cinema italiano, Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo.
La regia è di Giorgio Ferrara, ripresa da Patrizia Frini. Disegno luci di Daniele Nannuzzi, con la collaborazione di Fiammetta Baldiserri.
Opera tra le più moderne di Mozart, dalle architetture classicheggianti e piena di eleganza, Così fan tutte è un “dramma giocoso”, che dietro una trama dai tipici meccanismi da opera buffa – con una vicenda segnata da scommesse, travestimenti e riconoscimenti – nasconde un’attualissima e malinconica lezione di “educazione sentimentale” e un ritratto gustosissimo della volubilità dell’animo umano. Il tutto poggia su una cristallina geometria musicale, pienamente valorizzata dalla regia nitida e precisa di Giorgio Ferrara.
Sul podio del Teatro Verdi ci sarà il Maestro Oleg Caetani, che ha diretto tutte le opere della trilogia italiana più volte, e in diversi paesi. Nella sua lettura, Caetani desidera “innanzitutto rispettare la semplicità, l’italianità, il calore e la brillantezza particolarmente meridionali di questa musica. È la composizione di Mozart in cui s’incontra più spesso l’indicazione “Sotto voce”, che indica veramente il pianissimo”.
Caetani torna a Trieste dopo il bellissimo successo personale raccolto durante la Stagione Sinfonica 2017 con l’esecuzione della Quindicesima Sinfonia di Šostakovič, mentre nella scorsa Stagione Lirica (a marzo 2017)è stato tra i direttori più apprezzati, facendosi ricordare per la splendida interpretazione de Les pêcheurs de perles di Bizet .
Del suo rapporto con il Teatro, Caetani sottolinea: “L’Orchestra del Teatro Verdi è molto versatile, a proprio agio in tutti i repertori: ha un colore molto italiano, molto trasparente, scattante, brillante, è capace di grande leggerezza, ma è altrettanto preparata e dotata per il repertorio slavo o tedesco”.
In scena, un cast giovane, molto equilibrato, e dalla solida esperienza internazionale, frutto dell’attenta attività di scouting in cui la Fondazione investe grandi energie.
Nei ruoli delle sorelle Fiordiligi e Dorabella troviamo Karen Gardeazabal, giovane interprete di origine messicana, e Aya Wakizono, che nella scorsa Stagione ha conquistato il pubblico del Verdi con la sua accattivante interpretazione di Rosina nel Barbiere di Siviglia. Vincenzo Nizzardo e Giovanni Sebastiano Sala saranno invece gli ufficiali “amorosi” Guglielmo e Ferrando.
Nella compagnia alternativa, i personaggi delle protagoniste Fiordiligi e Dorabella saranno affidati a Gioia Crepaldi e Chiara Tirotta, mentre Guglielmo e Ferrando saranno interpretati da Giuseppe Esposito e da Ruzil Gatin, tutti al loro debutto al Verdi.
Nel ruolo di Despina ci saranno due giovani cantanti, entrambe al loro debutto triestino: Giulia Della Peruta e Capucine Daumas, che si esibisce in Italia per la prima volta.
Infine, Don Alfonso, vero deus ex machina della vicenda, sarà affidato all’interpretazione di Abramo Rosalen e Alessio Cacciamani.
Il Coro è preparato dal Maestro Francesca Tosi. Si replica fino a sabato 28 aprile.