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©Agentur/Scala

Venerdì 25 maggio si è tenuta alla Deutsche Oper Berlin un evento unico, una vera e
propria festa della musica, la celebrazione di un genio e delle melodie più famose che
hanno fatto la storia dell’opera lirica: un concerto speciale dedicato al compositore italiano Giuseppe Verdi . Protagonisti artisti di fama internazionale e grandi interpreti del repertorio verdiano: il tenore albanese Saimir Pirgu e i soprani Irina Churilova, Nicole Car e Seyoung Park, che riempivano l’assenza dell’indisposta Angela Gheorghiu. A dirigere l’orchestra della Deutsche Oper il Maestro italiano Paolo Arrivabeni.

I cantanti si sono alternati sul palcoscenico del teatro lirico berlinese per interpretare alcune delle melodie più celebri di Giuseppe Verdi: l’Ave Maria da “Otello”, Tu che le vanità da “Don Carlo” e il gran finale con il duettone di “Un ballo in maschera” e uno speciale “Libiamo ne’ lieti calici”.

(c) Georges Antoni 6
©Georges Antoni

La conduzione del Maestro Paolo Arrivabeni si è dimostrata perfetta per questo evento.
Profondo conoscitore dei lavori dei compositori italiani, tra i quali Rossini, Donizetti e
Verdi, Arrivabeni ha diretto l’Orchestra della Deutsche Oper Berlin in modo sicuro e senza ombra di cedimenti. Tre le ouverture eseguite dall’orchestra, quelle della forza del destino, Luisa Miller e Nabucco che ha entusiasmato il pubblico.
Irina Churilova ha portato sul palcoscenico diverse melodie verdiane: “Vieni a mirar la
cerula” (duetto con Saimir Pirgu) da “Simon Boccanegra”, “Pace, pace mio Dio” da “La
forza del destino”, “Morrò, ma prima in grazia” e “Teco io sto” (di nuovo con il tenore Pirgu) da “Un ballo in maschera”. In tutte le sue prove la soprano russa ha dimostrato al pubblico di essere una notevole interprete verdiana. La sua voce morbida e calda le ha permesso di controllare con sicurezza tutta la gamma. Inoltre la Churilova può contare su una grande presenza scenica che la rende la perfetta protagonista delle opere di Verdi.

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©Lidia Khomich

Sorprendente la soprano sudcoreana Seyoung Park nell’aria “Tu che le vanità” da Don Carlo. La sua voce potente e calda ha stupito il pubblico in sala, che le ha poi riservato
caldi applausi al termine dell’esibizione. Sin dall’inizio del concerto l’australiana Nicole Car ha incantato il pubblico della Deutsche Oper con l’“Ave Maria” da Otello e infine con “Tacea la notte placida” da Il trovatore. Anche nel suo caso la voce calda e morbida le ha permesso di raggiungere facilmente acuti e sovracuti, soprattutto con nell’ultima interpretazione dove ha anche rivelato una grande presenza scenica, molto apprezzata con grandi applausi.
“Beato fra le donne” il tenore Saimir Pirgu, era la principale star di questo concerto. La sua voce è ampia, vellutata, ma risulta anche agile nelle varie interpretazioni di “Sento avvampar nell’anima” da “Simon Boccanegra”, “O figli, o figli miei…” da “Macbeth”, “Oh! Fede negar potessi… Quando le sere al placido” da “Luisa Miller” e “Ma se m’è forza perderti” da “Un ballo in maschera”. park_seyoungSaimir Pirgu è in grado di passare con la sua voce da toni tragici a quelli lirici, senza perdere però la quadratura vocale e, soprattutto, la chiarezza di dizione.
Ha rallegrato il pubblico alla fine del concerto, come di consueto, il  “Libiamo ne’ lieti calici”, dove in aiuto di Pirgu e della Car sono accorse Seyoung Park e Irina Churilova, riuscendo così a concludere alla perfezione un riuscito tributo a Giuseppe Verdi.

Pia Lombardi

Berlino, 25 maggio 2018

 

 

 

 

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