Una tripudio di emozioni. Ecco come si può descrivere la recita di Macbeth alla Staatsoper Unter den Linden di Berlino di giovedì 21 giugno. La presenza di artisti e di interpreti di alto livello ha reso questa produzione fra le più trascinanti ed emozionanti che si siano svolte nel teatro lirico berlinese da poco riaperto al pubblico. Certamente, questo Macbeth rappresentava un evento musicale attesissimo per la presenza di Daniel Barenboim, Anna Netrebko e Plácido Domingo. Inoltre, questo Macbeth entusiasma non solo per le grandi presenze, ma anche per il modo in cui è stato pensato e realizzato. Il regista Henry Kupfer ha inserito la storia – antichissima – di tradimenti, assassini e brama di potere in un contesto contemporaneo. Infatti, l’azione si svolge tra i campi di battaglia, la periferia di una metropoli e le rovine di un castello medievale in Scozia. La riproduzione sul fondale di fulmini, alberi in fiamme, incendi e scene di battaglia – regia di Hans Schavernoch e Thomas Reimer – riproduce al meglio la lotta non solo interiore di Macbeth, terrorizzato dai suoi fantasmi (e dai futuri sovrani inglesi che si mostrano in una parata semionirica), ma anche quella reale fra il re di Scozia e i suoi nemici, Malcom e Macduff.

Anche in questo caso, il coro della Staatsoper diretto dal Maestro Martin Wright diventa parte integrante e fondamentale dell’opera. Infatti, questo non si riduce ad essere una mera presenza, ma riveste un ruolo importante grazie anche alla grande presenza scenica e al talento dei suoi membri. Per questo Macbeth la direzione dell’orchestra della Staatskapelle Berlin è stata affidata al Maestro Daniel Barenboim. La sua conduzione è difficile da commentare perché risulta impeccabile: Barenboim riesce a riprodurre con immensa bravura tutta l’emozione e la grandezza di quest’opera verdiana, anche grazie ad un’orchestra di altissimo livello.

Assoluti protagonisti sono stati certamente Plácido Domingo (Macbeth) e Anna Netrebko (Lady Macbeth). Quest’ultima, accolta da numerosissimi applausi a scena aperta, ha incantato il pubblico durante tutta la rappresentazione. La Netrebko infatti vanta non solo una grande presenza scenica, che le ha permesso di interpretare una Lady Macbeth volitiva e ambiziosa nei primi tre atti e distrutta dalle proprie azioni nell’ultimo atto, ma anche una voce incredibile e potente, raggiungendo morbidamente acuti e sovracuti. Un più che degno compagno per il soprano è stato Plácido Domingo che si è presentato sul palcoscenico davvero in gran forma. Anche le sua performance è stata salutata da interminabili applausi e ovazioni, testimonianza di come la voce del grande tenore e baritono, dalla vocalità ampia e scura, riesca a suscitare ancora forti emozioni nel pubblico. Un susseguirsi di applausi – e di bouquet floreali – anche per gli altri grandi interpreti di questo Macbeth: Kwangchul Youn (Banco), basso dalla voce imponente, l’italiano Fabio Sartori (Macduff), tenore dalla voce scura e drammatica, e Florian Hoffmann (Malcom), baritono dalla vocalità non troppo potente ma agile. Il pubblico ha inoltre apprezzato la notevole chiarezza di dizione dei vari interpreti. Apprezzati anche i due giovani solisti del Kinderchor della Staatsoper, Raphael Küster e Niels Domdey, Insoo Hwoang (Domestico), Jan Martiníc (Sicario/Spirito), Dominic Barberi (Medico) e Evelin Novak (Dama di compagnia).

Al termine di questo Macbeth, i caldi e lunghi applausi del pubblico hanno atteso tutti gli artisti sul palco per celebrare delle indimenticabili interpretazioni.
Pia Lombardi
Berlino, 21 giugno 2018