*Jennifer Rowley sarà la protagonista di #IODOTakeOver il 16 settembre 2018!*

Dopo una stagione che l’ha vista trionfatrice al Met come Leonora ne “Il Trovatore” e protagonista di “Tosca”, abbiamo nuovamente intervistato il soprano Jennifer Rowley, stella dell’opera tra le più luminose oggi. L’artista sarà nuovamente Leonora nella celebre opera verdiana all’Opera di Firenze, e proprio in occasione della recita del 16 settembre attraverso il nostro account ufficiale Instagram ci racconterà il magico mondo del Trovatore. 

Iniziamo a parlare di questa produzione de “Il Trovatore” all’Opera di Firenze…raccontaci lo spettacolo lasciandoci qualche sorpresa…
Questa produzione è davvero incredibile, molto diverse dalle altre che ho fatto. In questo spettacolo Ferrando chiama un burattinaio che possiede le tre marionette, Manrico, Leonora e Il Conte di Luna. Queste marionette prendono vita solo quando sono in scena. Dunque non possiamo muoverci molto e non possiamo avere una gestualità molto fluida. E’ una regia abbastanza difficile, ma penso che funzioni molto bene. La storia del Trovatore, essendo avvolta da un’atmosfera fiabesca, si adatta molto bene a questa idea. Adoro questa regia. Azucena è l’unico personaggio che si differenzia. Lei è ritratta come una strega, possiede dei poteri quasi “magici”. Penso che sarà uno spettacolo davvero divertente.

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©Fay Fox/Faymous

Cosa pensi del progetto che l’Opera di Firenze sta mettendo in atto, ossia di mettere in scena tutta la trilogia popolare di Verdi in poco più di due settimane?
Mi piace molto questa idea. Abbiamo fatto un video con le tre eroine di Verdi, Violetta, Gilda e Leonora e parliamo di questa trilogia in maniera molto divertente. Mi piace molto vedere queste tre opere molto diverse ma profondamente collegate attraverso la bandiera dell’Italia. Il rosso rappresenta Il Trovatore, verde il Rigoletto e bianco per La Traviata. Lo trovo davvero bello. Il senso è che se vedi tutte e tre queste opere, emerge il collegamento.
Qual è questo collegamento tra i tre personaggi?
Violetta, Gilda e Leonora sono tre vere eroine e tutte e tre durante l’opera subiscono un’evoluzione del loro personaggio. Cominciano in maniera molto giovane, frivola, anche un po’ naïve. Hanno solo l’amore nel cuore- Durante il corso dell’opera diventano donne. Leonora giunge al sacrificio d’amore, così come Gilda e come anche Violetta: tutte e tre danno la vita per l’uomo che amano. Il loro legame è che sono donne forti, innamorate con immensa passione.

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©Fay Fox/Faymous

Tu poni molta attenzione alla dizione, quanto è importante in generale e soprattutto per la tua tecnica?
Le parole sono molto importanti. Io sono una cantante americana e pongo sempre molta attenzione all’italiano, specialmente quando canto in Italia. Il pubblico deve capire tutto e io vorrei cantare il più possibile in un modo “italiano” e “verdiano”. In questo progetto fiorentino, abbiamo la guida di Fabio Luisi e della sua assistente Carmen Santoro e sono due musicisti incredibile, che mi hanno aiutata molto con la lingua e con la comprensione profonda dello stile verdiano e di questi due elementi combinati insieme. Carmen ed io abbiamo lavorato per le prime due settimane di prove in modo molto duro ed analitico, per dare davvero un sapore “italiano” al mio canto. Sto lavorando molto con loro due e penso di aver capito meglio ancora il personaggio di Leonora, rispetto a prima. E’ importante soprattutto con questa regia, dove le parole davvero sono fondamentali. Per quanto riguarda la tecnica direi che normalmente durante le lezioni di canto prima di tutto fai i vocalizzi su una vocale che può essere “A” per esempio e poi studi il tuo repertorio. Il mio lavoro è incentrato sul legato, e sul fatto che sia sempre morbido, perché questo ti aiuta anche nell’utilizzare l’acustica del teatro dove canti. Quando sei in scena, sul palco, devi pronunciare più chiaramente. Il legato deve essere pieno, morbido, perché quando pronunci le parole puoi fare tutto con le labbra, il respiro. Importantissimo è lavorare sulle consonanti, per dopo appoggiarsi sulle vocali. Il lavoro che abbiamo fatto con Carmen e con il Maestro Luisi era appunto tutto focalizzato sulle parole, il legato e sul respiro, per dare corpo alla meravigliosa linea di Verdi.

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©Fay Fox/Faymous

In Italia non eri più tornata dopo i tuoi studi…
Sì, ho studiato alla Scuola dell’Opera Italiana di Bologna dieci anni fa e non sono più tornata in Italia. Sono molto felice di essere di nuovo qui, perché adoro l’Italia. Sono contenta che tornerò presto, ad aprile, sempre a Firenze, per un concerto con il Maestro Luisi. Mio marito verrà per la prima. Lui è di origini italiane, la sua famiglia è siciliana e sarà la sua prima volta in Italia. Sono molto felice anche per questo.
In questa stagione ti aspetta anche un altro debutto importante…Adriana Lecouvreur al Met…un altro ruolo dove le parole sono importanti…
Amo questo ruolo. Il monologo di Fedra è difficilissimo ma è una scena incredibile. Quando ero a Parigi per “Il Trovatore” parlavo con Yusif Eyvazov di questo ruolo e lui mi ha consigliato di ascoltare l’interpretazione di Magda Olivero, per i suoi accenti e per la profondità espressiva del suo personaggio. Così ho comprato la registrazione su iTunes e l’ho trovata incredibile e adoro la sua scena di Fedra. Molto drammatica, intensa. Sto studiando il ruolo in mezzo alle prove di Trovatore, anche perché non avrò molto tempo a New York. Sono innamorata del IV atto e in particolare della meravigliosa “Poveri fiori”.
C’è un ruolo che ti piacerebbe portare in Italia?
In questa stagione ho fatto la cover per il ruolo di Luisa Miller al Met e sono innamorata di questo ruolo. Mi piacerebbe moltissimo farlo presto in Italia, perché avrei la possibilità di lavorare sulla lingua e sulle parole. Mi piacerebbe fare anche le tre regine di Donizetti, e magari non affrontare in “Maria Stuarda” il ruolo del titolo, ma il ruolo di Elisabetta che è davvero molto interessante. Vorrei cantare ancora tantissimo Verdi, Ernani, Un ballo in maschera e tante altre. Fortunatamente quest’anno l’Italia è presente con Firenze nei miei programmi. Spero lo sia anche nel futuro.

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©Fay Fox/Faymous

I grandi titoli donizettiani sono i grandi ruoli di Leyla Gencer, di cui tu sei una grande fan…
Sì, io amo Leyla Gencer! Quando sto studiando un nuovo ruolo cerco sempre una registrazione della grande Gencer. Lei è la regina in questo repertorio. Ha una voce grandissima ma può fare dei pianissimi incredibili. Piango sempre quando sento i suoi pianissimi. I ruoli diventano vivi con la sua voce. Sono assolutamente innamorata di lei. L’altro mio modello è Maria Callas, ma amo di più la Gencer per la straordinaria bellezza della sua voce.
Prossimi impegni…
Dopo “Il Trovatore” farò “Adriana Lecouvreur” al Met, dove canterò anche alcune recite di “Tosca” e sono molto contenta perché la produzione di David McVicar è incredibile, bellissima. Dopo questo ci sarà l’Ottava di Mahler a Firenze con il Maestro Luisi, con il quale canterò anche a Dallas. Nelle prossime stagioni sarò a Zurigo, in Australia, Marsiglia e in tanti altri meravigliosi teatri. Fortunatamente canterò anche molto Verdi e Belcanto, che è un repertorio che amo molto. Quest’estate ho fatto “Medea in Corinto” di Mayr con il geniale Will Crutchfield, un’opera davvero difficilissima, un ruolo straordinario che mi piacerebbe interpretare anche in scena, poiché questa era una versione semiscenica.

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©Fay Fox/Faymous

E una Norma…
Vorrei assolutamente fare Norma, ma è un ruolo che richiede molto tempo di preparazione, perché bisogna farlo non perfetto, ma quasi. Ci sono tante famose primedonne che si sono cimentate in questo ruolo ed è difficile essere alla loro altezza. Vorrei cantare Norma in futuro, ma quando sarà pronto. Il pubblico ha grandi aspettative su quest’opera e vorrei cantare la “mia” Norma fatta per bene, e con un italiano perfetto! (ride)
Quali saranno le sorprese per il nostro #IODOTakeOver?
Vi racconterò il magico mondo del nostro Trovatore, con tantissime cose divertenti che coinvolgeranno tutto il cast!

Jennifer vi aspetta per #IODOTakeOver solo sul nostro account Instagram ufficiale!

 

Francesco Lodola

 

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