La stagione sinfonica del Teatro Verdi di Trieste si sta avviando verso la conclusione, che avverrà il 25 ottobre prossimo. Ma la città, nel pieno dei festeggiamenti per la Barcolana da record, ha visto (eccezionalmente di giovedì e venerdì) il quinto concerto della stagione, diretto dal maestro Oleg Caetani. In programma la celebre Sinfonia n. 40 in sol minore K550 di Mozart e la Seconda Sinfonia in do minore di Bruckner. Caetani, che ha debuttato al Teatro Verdi nel 1983, ha guidato l’Orchestra attraverso una delle pagine mozartiane più conosciute, in particolare il primo movimento Molto allegro.Mozart è ideologicamente e musicalmente molto più avanti dei suoi contemporanei, tanto che le sue sinfonie sono affini a quelle del giovane Bruckner. Entrambe le sinfonie in programma sono scritte in tonalità minori, ma quando passano al maggiore ecco che sembra quasi che il cielo si apra verso l’immenso. L’Orchestra ben risponde alle richieste interpretative di Caetani, in particolare nel quarto movimento, Allegro assai, che ci proietta verso la Sinfonia di Bruckner. Compositore non tra i più popolari per il pubblico italiano, Bruckner utilizza ampiamente le pause: tutta l’orchestra si ferma, quasi come se volessero prendere tutti insieme un grande respiro. Anche nell’esecuzione della Sinfonia di Bruckner si percepisce la sintonia tra l’orchestra e il direttore, il quale con un gesto sobrio e mai esagerato conduce i musicisti e il pubblico verso l’infinito immaginato dal compositore.
Il pubblico triestino ha apprezzato il concerto e tributato generosi applausi al maestro Caetani, che rivedremo sul podio del Teatro Verdi a giugno a chiusura della stagione lirica per dirigere la Carmen di Georges Bizet.
Cecilia Zoratti