Nell’era Cappelli, probabilmente l’età più fulgida della storia dell’Arena di Verona, era frequente che i complessi musicali dell’allora ente lirico uscissero dall’anfiteatro e dal Teatro Filarmonico (acquisito nel 1976) per andare ad abbracciare tutta la cittadinanza, dalla periferia al centro storico. Oggi più che mai questa dovrebbe essere la missione di Fondazione Arena: andare incontro ai cittadini, conquistarli e portarli in teatro. Presentando il concerto durante la conferenza stampa la stessa sovrintendente Cecilia Gasdia aveva sottolineato come questa occasione fosse un vero e proprio regalo per la città. Si spera che la città, disinnamorata da tempo (ahimè) del suo teatro, abbia realmente raccolto l’appello e ritorni ad essere fedele alla vita musicale della città. A vedere la folla che riempiva la Basilica di Sant’Anastasia noi vogliamo avere speranza.
Offerto al pubblico veronese in occasione del Natale è il “Weihnachts-Oratorium” dal “Christus” di Franz Liszt, opera monumentale per durata e imponenza dell’organico. La complessità e la grandiosità dell’orchestrazione di Liszt descrivono la vicenda di Gesù Cristo con un forte tratto romantico, quasi si trattasse di un eroe cavalleresco, come quel San Giorgio che il Pisanello ha preziosamente affrescato nella parete della cappella Pellegrini in Sant’Anastasia. Il concerto si chiudeva poi con il sestetto dell’Hosanna (l’entrata in Gerusalemme) dal “Nach Epiphania”.
Vittorio Bresciani, ideatore del concerto-evento in collaborazione con sponsor come Banco BPM – Banca Popolare di Verona, Cattolica Assicurazioni, AGSM, Bauli S.p.A., Amia e Consorzio ZAI, oltre che con il sostegno del Comune e della Curia di Verona, dirigeva i complessi areniani con maestria e con un efficace lavoro di filigrana sulla raffinatissima architettura musicale. Non siamo certi che le grandi e dispersive volte della Basilica di Sant’Anastasia siano l’ideale per questa musica, nonostante il trionfalismo di alcune pagine come la Marcia dei Re Magi, ma l’effetto di questa musica pienamente romantica ha avuto buona presa sul pubblico. Eccellente il contributo del coro di voci bianche A.Li.Ve diretto da Paolo Facincani, così come è brillante la prova del coro guidato da Vito Lombardi.
Ottimo il contributo del sestetto vocale radunato composto da Alice Marini, Eunhee Kim, Valentina Mastrangelo, Oreste Cosimo, Gregory Bonfatti e Francesco Leone: tutti con bella presenza sonora, soprattutto il mezzosoprano veronese Alice Marini a cui erano affidate le importanti frasi di apertura dell’Hosanna.
Al termine calorosissimo successo.
Francesco Lodola
Verona, 22 dicembre 2018