Stasera all’Arena di Verona andrà in scena un evento storico, il Gala per cinquant’anni dal debutto areniano del mito Plácido Domingo. In occasione di questo grande avvenimento abbiamo intervistato uno dei protagonisti, il tenore Arturo Chacón-Cruz, che ci ha raccontato le emozioni di cantare Verdi a fianco del Re dell’Opera.
Partiamo dal Rodolfo in “Luisa Miller” che hai recentemente interpretato a Barcellona…
È un ruolo stupendo e un’opera rappresentata purtroppo non in moltissime occasioni. Molti pensano che il ruolo si riduca alla celebre aria, “Quando le sere al placido”, mentre in realtà è un ruolo bellissimo e complesso con delle pagine straordinarie, a partire dal duetto con Federica. Ho studiato e lavorato molto bene su questo ruolo così articolato e maturo. Mi sono avvicinato a questo ruolo grazia ad una maturità vocale che ho acquisito. Per quanto riguarda l’aria ho cercato di interpretarla attraverso la mia sensibilità, sussurrando anche. Penso che in quest’aria si possa avvertire quel senso di malinconia e disperazione che rendono incontrollabile il flusso delle parole.

Hai altri ruoli verdiani in programma in futuro?
Debutterò presto Ismaele in Nabucco, Riccardo in “Un ballo in maschera” e tra qualche tempo Arrigo ne “I vespri siciliani”. Riccardo è un ruolo straordinario, completo, che permette ad ogni interprete di mostrare tutte le proprie qualità. Ci vuole maturità per affrontarlo perché solo quando si raggiunge la maturità tecnica ci si può dedicare alla costruzione del personaggio.
Quali sono invece le emozioni di cantare al fianco di Plácido Domingo soprattutto in occasione di questo gala dei 50 anni in Arena?
Le emozioni durante le prove di questo spettacolo sono state enormi come l’Arena: il legame che il Maestro Domingo ha con questo luogo è straordinario. Il Maestro Domingo è stato il mio mentore, e grazie a lui e alla sua borsa di studio ho potuto studiare e perfezionarmi. Gli devo tanto e non solo professionalmente. È davvero parte della mia famiglia. Se penso a questo grande spettacolo sono già commosso e mi viene la pelle d’oca. Cantare i meravigliosi ruoli di Ismaele, Gabriele Adorno e Macduff, accanto al Maestro è un grande onore. Ho già avuto la possibilità di cantare in scena i ruoli tenorili di Boccanegra e Macbeth, mentre avrò la possibilità di confrontarmi per la prima volta con Ismaele, ruolo che debutterò prossimamente. Questo meraviglioso gala sarà trasmesso anche nei cinema ed è una cosa importante per me che resterà memoria di questa serata già storica. Sono affezionato anche alla signora Marta Domingo, grande regista, che mi ha insegnato moltissimo anche su come pormi in scena.
Ricordiamo i tuoi prossimi impegni…
Prossimamente debutterò al Teatro Colón di Buenos Aires con “La damnation de Faust”, un ruolo che ho interpretato spesso in questi ultimi anni. Poi sarò a Houston con il Duca di Mantova in “Rigoletto”, un esame che tecnicamente mantiene flessibile la voce. Canterò nuovamente con il Maestro Domingo in un gala verdiano ad Amburgo e poi in “Nabucco” a Valencia. Il 2020 invece comincerà con tre concerti in Israele nel Festival creato dal Maestro Omer Meir Wellber. Poi sarò Don José in Finlandia, Requiem di Verdi e “La Traviata” al Bolshoi e a Siviglia.
Grazie ad Arturo Chacón-Cruz e In bocca al lupo!
Francesco Lodola
Sono appena uscita dall’Arena, ho il cuore pieno di questo spettacolo meraviglioso! ♥️
Grandissimo il Maestro Domingo, tuttavia colui che mi ha colpita di più con la sua bellissima voce, la potenza e l’emozione che trasmette è stato Arturo. Bravo, davvero bravissimo!
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