Un Martini lounge, dove un animale fantasmagorico si incontra con la quotidianità, un Joker con la coda di coccodrillo gioca con i ragazzi in jeans e le scarpe di ginnastica, uno spirito abbraccia un vivente… Un “realismo magico”: così il regista Markus Trabusch intende l’ambiente in cui si muovono i protagonisti del Rigoletto di Verdi, primo titolo della stagione 2019 del Mainfranken Theater di Würzburg. Un spettacolo moderno, accolto con grande successo, che ha risolto in una maniera semplice, con elementi fantastici, ma con pieno rispetto dei valori della musica e intenzioni teatrali di Verdi.

Lo spazio particolare nel quale si muove Rigoletto è quasi fuori dal tempo e dallo spazio. Incornicia il tutto una scenografia minimalista, ma molto efficace grazie all’ottimo gioco delle luci, tessuti e colori evidentemente studiate da una squadra perfetta: Scenografa e costumista Susanne Hiller, luci di Mariella von Vequel-Westernach con il regista Markus Trabusch.

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Buona l’orchestra e il coro di Teatro Würzburg sotto il direzione di Enrico Calesso, che tesse una tela orchestrale energica e pieno dei contrasti. Non perdendo la visione generale, il Maestro ha sostenuto il canto con attenzione e tanta cura delle trame sonore, del fraseggio e delle intenzioni musicali, creando un dialogo raffinato tra l’orchestra e i protagonisti.

Protagonista assoluto dello spettacolo è stato il baritono Italiano Federico Longhi, che ci ha già regalato interpretazioni eccellenti in questo ruolo al Teatro Filarmonico di Verona, Opera di Nizza e Landestheater Linz. Siamo rimasti colpiti dalla sua capacità e umiltà di donarsi completamente al ruolo e senza smettere mai di crescere, cercare nuove caratteristiche del personaggio. Longhi presenta un Rigoletto intenso, energico, pieno di sofferenza interiore, vocalmente impeccabile e capace di restituirne i diversi colori, dalla brutalità e ironia alla disperazione tragica, con una perfetta cura della parola e della linea.

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Convincente la Gilda di Akiho Tsujii. Abbiamo ammirato la sua voce dolce e delicata, che  in ogni atto diventava più intensa. Il soprano giapponese aveva tutto quello che serviva per creare un carattere sensibile, ma forte: una vittima innocente della brutalità e dell’ignoranza della società. Buona la sua resa della scena “Tutte le feste al tempio” e e il duetto seguente con il padre.

Qualche perplessità in più era destata dal Duca del giovane tenore Roberto Ortiz vocalmente affidabile ma forse ancora poco maturo per il ruolo. Invece, è stato molto apprezzato per la sua presenza scenica.

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Completavano il cast Katharina von Bülow (Maddalena) e Igor Tsarkov (Sparafucile) e i comprimari: Barbara Schöller (Giovanna), Kosma Ranuer (Monterone), Daniel Fiolka (Marullo), Mathew Habib (Borsa), Taiyu Uchiyama (Ceprano), Scherhezada Cruz (Contessa di Ceprano).

Venti minuti di calorosi applausi per i protagonisti. Decisamente un grande successo del nuovo allestimento di Rigoletto a Würzburg.

Georg Meier

Würzburg, 12 ottobre 2019

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