Esistono alcune composizioni che sembrano essere state create per l’ambiente sacro di una chiesa, dove acquistano un significato più forte e profondo. È il caso della Messa da Requiem composta da Giuseppe Verdi nel 1874 per celebrare l’anniversario della morte di Manzoni, definito dall’operista italiano «il santo», e proposta a Bologna in una location molto particolare, ossia la Basilica trecentesca dei Servi. Ciò che ha colpito subito è stata la presenza del pubblico: l’intera navata centrale era occupata dagli spettatori e, come ha affermato il presidente della Cappella Musicale di Santa Maria dei Servi, molti operatori hanno portato delle sedie in più.

La grande presenza del pubblico, dunque, è stata una sorpresa che però si può spiegare con il titolo in cartellone, certamente tra i lavori più conosciuti di Verdi, seppur solo per il suo Dies irae. Una location d’eccezione e sicuramente molto evocativa per una composizione che non prevede solo orchestra e coro, ma anche voci soliste.
La direzione dell’Orchestra Città di Ferrara, del Coro della Cappella Musicale Arcivescovile e del Corale Quadriclavio è stata affidata al Maestro Lorenzo Bizzarri che ha saputo guidare con gesto energico sia gli orchestranti che i coristi. Bizzarri ha rivelato meticolosa conoscenza della partitura e una certa attenzione anche nel seguire con premura gli artisti intervenuti per questo concerto così speciale: Joanna Parisi (soprano), Claudia Marchi (mezzosoprano), Gianni Leccese (tenore) e Carlo Colombara (basso).


Joanna Parisi e Claudia Marchi hanno entusiasmato il pubblico presente, ricevendo lunghi e meritati applausi, per le loro performance. Il soprano Parisi ha convinto per la sua voce morbida e per l’ottimo volume, mentre il mezzosoprano Marchi per la sua vocalità piena, del tutto a proprio agio con la musicalità verdiana.
Grande entusiasmo anche per i protagonisti maschili di questo Requiem: il tenore Gianni Leccese ha infatti dimostrato una voce calda e, quando richiesto con accensioni da tenore spinto. Meritatissimi applausi anche per il veterano basso Carlo Colombara che si è fatto apprezzare per la sua bella e sicura voce potente.


Infine, non possiamo non citare le performance del Coro della Cappella e del Corale Quadriclavio, certamente buona per un “pezzo di musica” così importante come il Requiem di Verdi.

Pia Lombardi

Bologna, 29 novembre 2019

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