A distanza di sole ventiquattro ore i potenti mezzi dello streaming del Rossini Opera Festival inquadrano nel loro obiettivo la conosciutissima produzione de Il Viaggio a Reims di Rossini firmata dal regista spagnolo Emilio Sagi, una messinscena briosa, vivace, dalla lievità e pulizia capace di accogliere compagnie sempre diverse anno dopo anno. E soprattutto le compagnie dei giovani virgulti provenienti dalle varie edizioni dell’Accademia Rossiniana. Quella del 2020 è stata un’annata sofferta anche per questa istituzione che nonostante le difficoltà è riuscita a portare a compimento la propria mission. Si aggiungevano in questa occasione anche alcuni degli ex-allievi delle edizioni precedenti dell’Accademia.

©Studio Amati Bacciardi

Sagi riesce dal punto di vista registico a risolvere un’opera quanto mai complicata come il Viaggio, dai tratti quasi della cantata, poiché dal punto di vista drammaturgico risulta piuttosto statica, anche se modernissima nel suo linguaggio, anzi quasi futurista nella sua “follia organizzata”. Qui lo spettacolo veniva ripreso con mano felice da Matteo Anselmi, guida sicura e sapiente.

Sul podio dell’Orchestra Sinfonica “G. Rossini” Alessandro Cadario dirige con pulizia strumentale e perizia, in modo da assecondare e curare le giovani voci sul palcoscenico.

©Studio Amati Bacciardi

Nel cast troviamo un livello vocale e teatrale omogeneo in cui si distinguono certamente la Marchesa Melibea di Nutsa Zakaidze, nuovo fiore uscito dall’ampio vivaio artistico della Georgia, la Corinna di Lara Lagni, che si conferma voce tra le più interessanti della nuova generazione, il Cavalier Belfiore di Francisco Brito valente rossiniano, Matteo Roma, che nel Conte di Libenskof, già apprezzato il mese scorso nella Petite Messe Solennelle a Verona, che si mette in luce come elemento da tenere d’occhio nel futuro.

©Studio Amati Bacciardi

Compatto il resto del cast con Patricia Calvache (Contessa di Folleville), Michela Guarrera (Madama Cortese), Nicola Ciancio (Lord Sidney), Gianni Giuga (Don Profondo), Lorenzo Grante (Barone di Trombonok), Alberto Bonifazio (Don Alvaro), Alan Starovoitov (Don Prudenzio), Christian Collia (Don Luigino / Zefirino / Gelsomino), Ekaterina Sidorenko (Delia), Marta Pluda (Maddalena), Sophia Ernzkyan (Modestina), Stefano Marchisio (Antonio).

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