Operabase (https://www.operabase.com) è l’oracolo del mondo dell’opera: vuoi sapere cosa faranno in quel teatro il prossimo mese? consulta Operabase. devi preparare le domande per un’intervista? consulta Operabase. Sei un direttore artistico e devi trovare una sostituzione per la primadonna che si è ammalata? consulta Operabase. Queste sono solo alcune delle domande a cui questo sito fornisce delle risposte. In questi giorni abbiamo intervistato Ulrike Köstinger, Chief Content & Partnership Officer di Operabase, che ci ha raccontato le sfide di questa realtà e i suoi obiettivi futuri. Com’è nato il progetto di Operabase?
Operabase è stato lanciato nel 1996 da Mike Gibb – un programmatore professionista e amante dell’opera. Il sito di Operabase fu inizialmente creato per rispondere alle sue esigenze personali – trovare informazioni accurate sulle rappresentazioni con sufficiente anticipo per poter prenotare viaggi e biglietti. Le risorse online erano molto rudimentali a quel tempo… tutti erano ansiosi di esplorare e sfruttare le possibilità dei nuovi media e suggerimenti, feedback e richieste arrivavano da tutto il mondo. I professionisti dell’opera erano molto aperti a dare suggerimenti su ciò che sarebbe stato prezioso per loro e così fu sviluppato il Casting Tool. Il sito si è sviluppato rapidamente ed è stato utilizzato da riviste d’opera, organizzazioni artistiche e dal pubblico come la principale fonte di informazioni sugli spettacoli d’Opera. Operabase è stato costruito fin dal primo giorno per supportare più lingue, la primissima versione del sito nel 1996 era in inglese e italiano.

Operabase rappresenta un punto di riferimento per appassionati e addetti ai lavori: qual è il suo funzionamento e la sua struttura?
Operabase documenta l’attività operistica in tutto il mondo dal 1996, con oltre 500.000 rappresentazioni in archivio. Registra la carriera degli artisti in più di 900 teatri e pubblica informazioni sulle stagioni per gli amanti dell’opera in 23 lingue. La maggior parte delle informazioni su Operabase sono accessibili gratuitamente e l’area pubblica offre l’accesso alla stagione attuale, passata e futura già annunciata. Per le organizzazioni artistiche, Operabase ha creato un potente strumento professionale: il Casting Tool, estremamente utile per programmare le stagioni future e trovare sostituzioni dell’ultimo minuto. L’abbonamento professional per gli artisti permette loro di presentare se stessi e la loro carriera ai direttori di casting all’interno di un network e attraverso dei mezzi che sono rilevanti per il loro lavoro quotidiano (repertorio, ascolti, video, contatti). Operabase è anche il punto di riferimento per centinaia di migliaia di appassionati e spettatori che vogliono essere informati sulla loro carriera. Inoltre, abbiamo molti abbonamenti professional per le agenzie che gestiscono il loro roster di artisti su Operabase.
Operabase ha rappresentato un punto di svolta nella storia teatrale, collocandosi nell’epoca della digitalizzazione: come è cambiato ai tuoi occhi il teatro da quando operabase è nato ad oggi?
Prima di Operabase la maggior parte delle sostituzioni di emergenza nei casting era verosimilmente coperta da cantanti locali. I direttori di casting avevano un quaderno pieno di dettagli sui contatti, liste di cast e note su audizioni di cantanti – la lista era infinita. Una volta stilata la lista, venivano fatte numerose telefonate per verificare la disponibilità di ogni cantante e la sfida per trovare qualcuno molto velocemente era enorme. Quando Operabase ha lanciato il suo casting tool, molti problemi sono stati risolti e l’efficienza della digitalizzazione è stata portata nei vari dipartimenti di casting in tutto il mondo. Da allora l’industria dell’arte è cambiata e si è adattata lentamente ma progressivamente alla digitalizzazione. Le organizzazioni sono diventate più efficienti grazie a vari strumenti professionali che usano all’interno della loro organizzazione (Customer Relationship Management), alcune orchestre e compagnie hanno digitalizzato le partiture (su tablet, non più su carta) e lo streaming e la registrazione degli spettacoli sono diventati sempre più importanti.
Quali invece sono stati i cambiamenti imposti dal periodo “speciale” che stiamo vivendo?
Le sfide per l’industria delle arti sono enormi durante questa pandemia. Come connettersi con il pubblico e i fan? Come guadagnare tramite lo streaming?Come finanziare la propria organizzazione? Come pianificare le stagioni future (a capienza intera, o ridotta, della sala) quando nessuno è in grado di predire quando la pandemia finirà. Il più grande cambiamento che è stato imposto da questo periodo particolare è probabilmente la flessibilità. Le organizzazioni artistiche dimostrano che possono anche adattarsi rapidamente ed impostare nuovi standard. Il lavoro da casa è qualcosa ormai comune ovunque ora. Le ‘prime’ sono trasmesse in streaming senza pubblico. Audizioni e concorsi si sono tenuti online. E gli artisti hanno hanno ridisegnato i loro siti web, pianificato strategie per i social media e lavorato sulla loro presenza digitale.
Da quali esigenze è nato il recente restyling del sito?
Prima di tutto abbiamo capito che fa la differenza presentare i profili degli artisti più completi. Gli utenti rimangono più a lungo sui loro profili e cliccano sulle varie sezioni tanto più un profilo è completo. Abbiamo inoltre bisogno di aiutare quegli artisti, che non hanno ancora un sito web, ad utilizzare Operabase come sostituto. Riguardo il pubblico e i fan: ci siamo resi conto che abbiamo avuto oltre 1,5 milioni di visitatori unici su Operabase che cercavano rappresentazioni, biglietti, video, artisti…nell’ultimo anno. Abbiamo dunque colto l’opportunità di ridisegnare la piattaforma perché diventasse facile da usare anche per gli amanti dell’opera. Per questo motivo è ora possibile cliccare sui biglietti e i link ai video.
A breve lancerete una vostra piattaforma video…quanto è cambiato anche l’approccio del pubblico al mondo dell’opera?
Si, entro la fine di maggio lanceremo Cue TV ( www.cuetv.online) e sarà disponibile in tutto il mondo. Penso che oggi l’industria dell’arte abbia capito che lo streaming non rimpiazzerà mai lo spettacolo dal vivo. Ma ci stiamo abituando ad un pubblico e ad una nuova generazione (nativi digitali) che vuole entrambi. Spettacoli dal vivo e streaming. Con Cue TV vogliamo essere molto accessibili anche per quanto riguarda i prezzi. Prezzi equi (€ 36 per l’abbonamento annuale) e anche la possibilità di pagare per un solo live streaming (pay per view). Il consumatore deciderà quanta musica vuole vedere e ascoltare. Cue TV sarà il luogo dove lo spettacolo vive online.
Spettacoli in streaming: pregi e difetti. Come pensi cambieranno il modo di fare opera in futuro?
Penso che lo streaming non cambierà molto il modo in cui l’opera verrà eseguita sui palcoscenici in futuro, ne cambierà solo l’accessibilità. Se non puoi essere lì, hai la possibilità di guardarla in un altro momento e da un altro luogo. Il mondo dell’opera è più connesso attraverso lo streaming perché puoi vederlo da qualsiasi parte del mondo (specialmente perché viaggiare sarà ancora una sfida quest’anno). Inoltre, lo streaming apre le porte ad un pubblico più ampio e l’Opera diventa all’avanguardia attraverso la tecnologia. La realtà virtuale è già stata utilizzata per alcune rappresentazioni. La pandemia ha anche cambiato la percezione degli artisti riguardo allo streaming – vedono lo streaming più come una possibilità che come una minaccia e si stanno abituando alle telecamere (remote). Siamo molto felici di condividere questo percorso ora con Cue TV (www.cuetv.online)
Gli obiettivi futuri di Operabase.
Arricchire la vita delle persone con i media, dati e servizi che informano, educano e intrattengono. Rendere la vita dei professionisti dello spettacolo più produttiva e di successo. E infine diventare il punto di riferimento online numero uno per le arti dello spettacolo a livello globale.
Grazie a Ulrike Köstinger