Per tantissimo tempo a Trieste si è sentito parlare di una “nuova opera” e sinceramente la curiosità di cosa stesse nascendo era alle stelle, poi il covid e varie vicissitudini han reso difficile la nascita di questa produzione. Amorosa Presenza è la nuova opera di Nicola Piovani che ha debuttato al Teatro Verdi di Trieste il 21 gennaio 2022. Un progetto interessante che ha saputo incuriosire tantissime persone e che a mio personale parere possiamo definirlo vincente. La scrittura di quest’opera ha visto non pochi problemi, i primi abbozzi di videro la luce nel lontano 1990 quando assieme al librettista Vincenzo Cerami (opera terminata da sua figlia Aisha) le prime pagine dell’ primo atto videro la luce. Successivamente però dopo pochi mesi furono  accantonati per vari problemi. Veniamo ora hai commenti su questa bella produzione: la musica di Nicola Piovani riesce a scorrere ed emozionare, i temi scelti sono ben fruibili da ogni ascoltatore. Il libretto è l’unica parte dell’opera che risulta debole e poco interessante, la trama dell’opera è troppo semplice, il libretto cosi come costruito non valorizza la storia. 

Buona la regia di Chiara Muti , la costruzione scenica veste perfettamente l’idea musicale, si segnala l’idea dei cespugli piccola creazione che ha reso allegria e freschezza. Le luci di Vincent Longuemare riescono ad emozionare, interessante il cambio di colori durante tutto l’allestimento che ben riesce a trasmettere l’idea dello scorrere del tempo. Ottime  le scenografie di Leila Fteita che riesco ad far immergere l’ascoltatore in un mondo parallelo,  buoni i costumi sempre di Fteita anche se in certe scende mancano di dettagli. Eccezionale come idea e ottima come realizzazione il vestito dell’albero. 

 Miki Matsuse ha disegnato tutte le coreografie di questo allestimento , movimenti chiari e funzionali adatti perfettamente a questo allestimento.                                    

 I personaggi di quest’opera erano Serena interpretata da Maria Rita Combattelli, Orazio interpretato da Motoharu Takei, Tata con la voce di Aloisa Aisemberg, Tutore con la voce di William Hernandez e  L’albero interpretato da Cristian Saitta. La vocalità globale dell’opera è sembrata sin da subito molto ben curata e questo lo si deve a ottimi professionisti scelti. Serena  e Orazio sono due giovani innamorati che per capir il loro amore devo travestirsi nel sesso opposto e da la corteggiare il proprio amato  son impersonati da Maria Rita Combattelli e Motoharu Takei che ha sostituito all’ultimo momento Giseppe Tommaso.  Due personaggi sentiti e vissuti, ottimi nella parte vocale e attoriale con la capacita che ogni sera riescono ad innamorarsi come “se fosse vero”. Aloisa Aisemberg e William Hernandez interpretano “la coscienza”  dei due innamorati entrambi han ben interpretato la parte modellando sin dalle prime note una vocalità forte e ben decisa. Un grande applauso al baritono Christian Saitta che vestendo una parte seppur minore ha saputo dare il meglio di sé cantando solo in pochi momenti. Un grandissimo applauso all’orchestra della fondazione che ha lavorato al meglio ogni sera per uno  spettacolo di altissima qualità. Buono il lavoro del coro. Amorosa Presenza è stato un progetto fortemente voluto che ha ben vinto la sfida iniziale. Un plauso alla fondazione che ha investito in una produzione dimostrando le ottime capacita di tutte le maestranze. Un spettacolo che speriamo di rivedere tra qualche anno. 

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