La trepidante attesa torinese per l’annuncio della nuova stagione si è conclusa lo scorso venerdì. Il 2023 operistico del Teatro Regio avrà ufficialmente inizio con i primi mesi dell’anno e si concluderà poco prima dell’inizio dell’estate. Da Barbiere di Siviglia a Madama Butterfly, una stagione che presenta qualche “timida” novità e molte tradizionali certezze.
Tra i titoli sempreverdi del repertorio torinese riconosciamo soprattutto Aida che calcherà il palcoscenico tra febbraio e marzo e appunto la Butterfly che concluderà la stagione a giugno. Angela Meade e Stefano La Colla, largamente apprezzati nell’esecuzione concertata di Aida dello scorso anno, torneranno al Regio di Torino nel monumentale allestimento del premio Oscar William Friedkin. Il capolavoro pucciniano è affidato alla regia di Damiano Michieletto e alle voci di Valeria Sepe e Lianna Haroutounian, che si alterneranno accompagnate da Rame Lahaij, Damiano Salerno e Ksenia Chubunova.
Tra le novità figura invece un Barbiere di Siviglia firmato da Pierre-Emmanuel Rousseau e diretto dal collaudato Diego Fasolis, cui spetterà il compito di amalgamare le voci di Santiago Ballerini, José Maria Lo Monaco e John Cest. Interessante è anche Il Flauto magico di Mozart pensato da Barrie Kosky e Suzanne Andrade come un sorprendente dialogo tra opera e film muto proveniente dalla Komische Oper di Berlino. Infine vale la pena citare un nuovo allestimento in coproduzione con la Fenice di Venezia de La Fille du régiment di Gaetano Donizetti firmato Barbe & Doucet.
Chiudono la stagione due interessanti prime esecuzioni: Thomas Adès presenterà il suo Powder Her Face nella cornice del Piccolo Regio Puccini e Valentin Uryupin eseguirà in forma concertata La sposa dello Zar di Rimskij-Korsakov.
A completare le novità del prossimo anno si aggiungono soprattutto le iniziative promosse dal nuovo Sovrintendente Mathieu Jouvin nell’ottica di avvicinamento dei giovani Under30 al mondo di lirica e musica sinfonica. A questa fetta di pubblico sono dedicate un ventaglio di anteprime giovani a prezzo scontato oltre a incontri e concerti di musica leggera pensati per vivere appieno il contesto operistico torinese. Questo è forse l’obiettivo più ambizioso posto dalla nuova sovrintendenza di un Teatro Regio che proprio nell’aprile 2023 celebrerà 50 anni di attività dopo la riapertura del 1973.